Francia

Territori dei vini francesi

La Vallèe de la Marne

È caratterizzata da una elevata presenza di Pinot Meunier quindi di vini semplici e di immediata bevibilità, soprattutto nel versante che va da Epernay a Chateau Thierry.
Nella parte invece più orientale (da Cumières a Mareuils s/Aÿ) il Pinot Nero è particolarmente espressivo e nelle grandi annate dimostra anche una grande longevità.

La Montagne de Reims

È la zona dei grandi crus di Pinot Nero; Ambonnay e Bouzy, i più completi e armoniosi, Verzy e Verzenay dove da terreni più freddi si ottengono vini più nervosi che spesso necessitano porzioni di Chardonnay, che di rimando ha in Villers Marmery, Trepail e Sillery le zone più vocate, per ingentilirsi. Sull’altro estremo contralta un buon Meunier soprattutto a Ludes e a Rilly-la-Montagne.

La Côte des Blancs

È il regno dei grandi Chardonney. Finezza e freschezza che assumono connotazioni più o menoincisive a seconda dello stile aziendale.
Chouilly, Avize, Cramant, Oger,
Le Mesnil s/Oger sono i comuni più vocati (Grands Crus).

L’Aube

Diviso in due sottozone, la Côte de Bar e il Barsèquanais, da sempre fonte di approvvigionamento per le grandi Maisons è incentrato al 90% su Pinot Nero più delicato. Ogni una nuova generazione sta reimpostando un discorso alla borgognona con rese più basse e vinificazioni parcellari.

Bordeaux

È la zona a sud-ovest della Francia, dove i fiumi Dordogne e Garonne confluiscono nell’insenatura Gironde.
La vite si coltiva dai tempi del poeta e console Ausonius (IV secolo a.C.).
Dal 1152 inizia l’epoca di grandezza con l’esportazione dei vini in Inghilterra, grazie al matrimonio di Eleonora di Aquitania con Enrico II d’Inghilterra.

Oggi, in tutto il mondo, il nome di “Bordeaux” è simbolo stesso del vino.

Borgogna

“Amabile e vinosa Borgogna”… scriveva Michelet

Assieme all’area Bordolese e all’area della Champagne, la Borgogna è splendida ambasciatrice del prestigio dei vini di Francia. Collocata tra le due metropoli francesi, Parigi e Lione, essa racconta la storia di una civiltà forgiata dalla vite e tra le vigne.

In breve possiamo descrivere un bicchiere di vino di Borgogna come un… “agitateur d’emotions”.

Languedoc e Roussillon

È la regione viticola con la più vasta estensione di vigneti al mondo, eppure risulta ancora essere spesso marginale e poco considerata per un recente passato fatto di anonime produzioni di vins ordinaires, ottenuto da vigne esaurite da coltivazioni intense.

Ci troviamo in quell’arco di terra che incontra il mare tra le città di Nimes, Montpellier e Perpignan, di fianco ai Pirenei Orientali.

Mare, vento, sole e terra fino a perdita d’occhio , luoghi di suggestione tanto che la produzione di vino qui è attestata dall’epoca della colonizzazione Romana.

Vallèe de la Loire

Nel Nord della Francia, lungo il corso di questo fiume, per più di mille chilometri si susseguono le vigne che danno origine a una molteplicità di vini: un fronte molto esteso da est verso ovest con climi, terreni e varietà eterogenei.

Il clima è un fattore fortemente condizionante per la qualità: in tutte le zone situate verso il Nord-Europa la diversità fra le annateè molto accentuata. Nelle annate miti si ottengono bianchi di grande espressività e rossi di struttura. Se invece le temperature e le piogge anticipano la stagione , i vini prodotti potranno risultare troppo duri o troppo semplici.

Chablis

Eccoci allora attorno alla cittadina di Chablis, a metà strada tra Beaune e Parigi, capoluogo della regione viticola costituita da circa 20 villages, tra colline, piccole vallate e vigneti che corrono lungo il corso del fiume Serein. Ci troviamo nella parte più a Nord della Borgogna, su vigne quasi esclusivamente di Chardonnay che generano vini bianchi e secchi con più acidità e sapori meno fruttati rispetto agli Chardonnay della Cote d’Or, con quelle note di pierre à fusil, e appena metalliche, che li rendono tanto riconoscibili quanto piacevoli.

Alsazia

Cento chilometri di vigna che si estendono per 13mila ettari nel nord-est della Francia, fino alle porte di Strasburgo.

Il clima è semicontinentale, molto soleggiato e secco, protetto a ovest dalla catena montuosa dei Vosgi che frena le correnti atlantiche. La scarsa piovosità consente un ciclo vegetativo piuttosto lungo che determina la possibilità di raccolte tardive. Tutto ciò porta allo sviluppo di aromi particolarmente fini di grande persistenza. In più l’estrema variabilità nella composizione del suolo conferisce diverse personalità ai vitigni coltivati.

Crémant

In Francia esistono anche delle ottime alternative allo Champagne: i Crèmants.
Con questo termine sino al 31 agosto 1994 venivano indicati gli Champagnes elaborati in modo da sviluppare meno anidride carbonica quindi con una spuma più delicata degli Champagnes tradizionali. La pressione nelle bottiglie risultava di circa 3 atmosfere, invece delle 4 e mezzo degli Champagnes tradizionali.

Oggi la definizione di Crèmant viene riservata esclusivamente :

– ai vini elaborati in Francia o nel Lussemburgo
– ai vini che rispettano le norme particolari emanate dallo stato membro per regolarne l’elaborazione.

Il nome Crèmant viene riservato ai soli vini a denominazione.